Il progetto è dettato dalla volontà di realizzare un sistema unitario, tale da fare dell’attuale Galleria e dei nuovi spazi un complesso organico, attento ai caratteri dell’intorno urbano, sensibile ai valori paesaggistici, architettonicamente omogeneo e funzionale.
A ridosso del cuore antico della città, tra il colle di Buoncammino e il mare, al piede del costone roccioso, la facciata monumentale della Galleria conclude il pregiato ambiente dei Giardini, a loro volta testata della Passeggiata del Terrapieno. Alla complessiva riqualificazione della Galleria – rappresentata dai nuovi spazi nei “grottoni” e da un ampliamento ben più esteso dell’esistente – si dovrà accompagnare la cura del percorso che la collega alla “Cittadella dei Musei” e all’Anfiteatro. In particolare, per quanto attiene al nostro ambito di intervento, sarà necessario intervenire sui luoghi della relazione puntuale tra città e Giardini, tra Giardini e “nuova Galleria”, tra questi e le aree del demanio militare.
Il “giardino del costone” tende a porsi anche come innesco di quel processo di riqualificazione del piede della rupe che dovrà coinvolgere le aree demaniali, fino al complesso carcerario. Su questo fronte, il nostro progetto mostra per intero i caratteri della sua architettura che, riproponendo l’asse primario dell’impianto, integrano quanto esiste in un sistema compiuto.
Al rispetto dovuto all’ala storica della Galleria, ottocentesca fabbrica delle polveri riorganizzata da Badas nel 1933, si unisce il mantenimento del corpo di fabbrica realizzato negli anni ’60.
La nostra proposta dispone l’ampliamento in adiacenza al corpo esistente. Abbiamo studiato un sistema distributivo lineare che organizza – al piano terreno, su un lato – il grande spazio espositivo per le temporanee e – al piano superiore gli ambienti destinati a sala conferenze/didattica e biblioteca/uffici.
Questa soluzione si traduce in un nuovo corpo di fabbrica del tutto indipendente – sovrapposto a scavalcare l’esistente – ma strettamente interrelato, logicamente e funzionalmente.
L’obiettivo è la relazione tra le varie aree museali – che genera percorsi e flussi stabiliti – ma anche la maggiore autonomia degli spazi affinché possano accogliere le molteplici attività della Galleria anche in modo indipendente.